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Contro Antigone
«Vittima com'è di una disperata follia di annientamento e di distruzione, Antigone non ama nessuno, cosí come non ama sé stessa: il suo solo e vero amore è la morte».
Il libro
Per la sua determinazione a dare sepoltura al fratello Polinice, violando la legge cittadina per obbedire a una legge non scritta, Antigone ha rappresentato nei secoli il modello insuperato di chi si oppone a un regime tirannico. Ma questa figura che sembra racchiudere in sé ogni virtú non corrisponde al personaggio cui Sofocle ha dedicato l’omonima tragedia oltre 2500 anni fa. Ed è esplorando la distanza tra mito e personaggio che Eva Cantarella mette in luce lati sorprendentemente negativi dell’eroina da tutti osannata, arrivando anche a contestare il ruolo di despota attribuito a Creonte. Proprio come in un’orazione, portando prove a sostegno della propria tesi e confutando gli argomenti di potenziali avversari, la piú grande studiosa italiana di diritto greco traccia un profilo di Antigone spiazzante e inevitabilmente divisivo.
«Il grande regalo di questo libro è questo: dimostrare che il pensiero critico, unica nostra guida nella giungla di falsità che ci attornia, si costruisce nello scontro e nell’incontro».
Valeria Parrella, «la Repubblica»