Giulio Einaudi editore

Roberto Saviano L’amore mio non muore

Questo è un romanzo. Racconta una storia impossibile. Una storia vera

Roberto Saviano

Con L’amore mio non muore Roberto Saviano riporta alla luce la storia vera e sconvolgente di Rossella Casini, studentessa fiorentina scomparsa nel nulla nel 1981, vittima di ‘ndrangheta. È un racconto che si fa atto di resistenza civile, omaggio struggente e politico al tempo stesso.

Rossella ha poco più di vent’anni, vive una vita serena a Firenze, nel pieno fermento dell’Italia del ’77. Quando incontra Francesco, studente calabrese fuori sede, la sua esistenza viene sconvolta: tra loro nasce un amore travolgente, ma presto la ragazza scopre che la famiglia di lui è legata a una potente cosca della Piana di Gioia Tauro. La faida esplosa in Calabria li investe, ma lei non fugge: crede che il sentimento che li unisce possa cambiare le cose. Ed è proprio questa convinzione, tenera e tragica, a condurla alla sparizione. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Della ragazza rimane una sola foto, quella del libretto universitario che è anche la copertina di questo libro. Ma la sua voce, oggi, torna a farsi sentire grazie alla penna di Saviano.

«Quella foto è tutto quello che resta di Rossella Casini…», spiega lo stesso autore nella toccante intervista di Aldo Cazzullo sulle pagine del Corriere, «come dopo Gomorra, verrò accusato: anziché il sole meraviglioso del Sud, stai raccontando l’ombra. Ma io voglio illuminare per poter trasformare… È un romanzo d’amore. Il tema più pericoloso che si possa affrontare. Ho scelto una strada buia. Mi ha aiutato il metodo Michela Murgia. L’amore è un sentimento imprudente. Chiedeva Majakovskij all’amore: ti prego, non farmi mai raggiungere il buon senso. L’amore non può camminare; o vola, o cade. Nel nostro pregiudizio, l’innamoramento è ridicolo, infantile, minore; mentre viene santificato l’amore come organizzazione, prudenza, sostegno famiglia. La storia di Rossella ribadisce l’utopia dell'amore».

Dietro L’amore mio non muore c’è anche un lungo lavoro di ricerca durato cinque anni, tra atti processuali, testimonianze e fonti giudiziarie, ma che si trasforma in un canto profondo, lacerante, intimo: «Ho scritto di Rossella Casini mosso da una incontenibile necessità di sottrarla dall’oblio. Non atto generoso, ma impellente desiderio di ridare vita alla vita. Vita alla sua vita dilaniata. Dilaniata davvero, perché Rossella è stata fatta a pezzi e gettata in mare. Ma questa vita ho cercato di illuminarla allo scopo di trovare una rotta. La mia», dice sempre l’autore a La Lettura.

Saviano ospite di Che tempo che fa su Nove

«Ritengo che Saviano abbia firmato la sua opera più intima e insieme più politica. Non solo racconta una storia impossibile e vera, ma lo fa con una scrittura che è al tempo stesso testimonianza e poesia. Un libro che parla dell’amore come atto rivoluzionario, della verità come dovere morale, della giustizia come ferita aperta. È anche un invito a ricordare Rossella Casini, a non lasciarla scivolare nel silenzio. Perché l’amore – anche se non ci salva – non muore mai. E nemmeno la memoria».
Lirio Abbate, «la Repubblica»

«L’amore, dice Saviano, è una specie di malìa. Una volta che ti ha preso è così difficile liberarsi, soprattutto se hai ventun anni e sei convinto di poter cambiare il mondo. E giustamente. L’amore mio non muore, mi sembra, racconta proprio questo. La forza esplosiva, incorruttibile, coraggiosissima dell’amore giovanile […] Sono le persone di questo romanzo a colpirci. Saviano fa entrare la lingua nei pensieri di Francesco e di Rossella, usa lo stile per denunciare, dire, gridare. Questo è un romanzo d'amore shakespeariano. Un romanzo sul tradimento. Sulla rabbia. Purtroppo, è una storia vera».
Antonella Lattanzi, «La Lettura – Corriere della Sera»

«Roberto Saviano coltiva il dolore come un ipotetico seme di speranza. La denuncia è acqua fresca che fa risorgere il passato, il tempo spesso è solo lì in attesa di una mano amica che ne rispolveri intenzioni e accadimenti, mentre la memoria si ricongiunge al presente, e se anche nulla serve a cambiare il destino, un coraggioso colpo al cuore può risvegliare qualche coscienza […] La vicenda è reale, ma ricreata con la veemenza narrativa di un romanzo sociale sorridente e rabbioso al tempo stesso».
Sergio Pent, «tuttolibri – La Stampa»

«Saviano non aveva mai scritto un romanzo così. A renderlo diverso dai precedenti è la centralità attribuita all’umano ed alla potenza sprigionata dall’amore che, come ha di recente rivelato in una splendida intervista, sono le due dimensioni di assoluto valore cui ha dovuto rinunciare da quando, quasi vent’anni fa, la sua è diventata una vita perennemente vigilata e assediata dalla solitudine. Il romanzo è stato preceduto da un accurato lavoro di ricerca preliminare su atti processuali, testimonianze e altre fonti. La scrittura è tersa, intima, il risultato è un’indagine sulla forza del sentimento amoroso, sulla cocciuta determinazione di Rossella che, nella copertina del libro, appare nell’unica sua foto conosciuta, quella del libretto universitario».
Titti Marrone, «Il Mattino»

Saviano presenta L’amore mio non muore con Carlotta Sanzogni

Il libro
  • Roberto Saviano

    L’amore mio non muore

    2025
    Rossella Casini ha poco piú di vent'anni, è di Firenze, ha un padre e una madre affettuosi che non le fanno mancare nulla. La sua è un'esistenza tranquilla, anche se siamo nell'Italia del '77, le piazze sono animate dalle contestazioni politiche, nelle strade si riversano...