Giulio Einaudi editore

Opere complete. II. Scritti 1923-1927

Il libro

Il quinquennio che va dal 1923 al 1927 risulta per molti versi decisivo nella biografia di Walter Benjamin: risalgono a questa fase l’idea di conseguire la libera docenza, gli incontri con Th. W. Adorno e Asja Lacis, il trasferimento di Gershom Scholem – amico e interlocutore privilegiato – in Palestina (che susciterà anche in Benjamin il progetto mai realizzato di emigrare), i lunghi viaggi e soggiorni in Italia, in Russia e naturalmente a Parigi, dove ha inizio quel «modo di vita ellittico» fra Berlino e la capitale francese che caratterizzerà anche gli anni a venire. Di queste esperienze rendono testimonianza gli scritti raccolti in questo volume II delle Opere complete: accanto al Dramma barocco tedesco, scritto nella prospettiva di ottenere quella cattedra universitaria che venne poi negata dalla commissione esaminatrice, Strada a senso unico, la famosa raccolta di aforismi che se da un lato proietta il lettore nell’attualità vorticosa di una Germania scossa dall’inflazione, dall’altro rappresenta il decisivo approccio al comunismo e al materialismo storico, e il Diario moscovita, resoconto di una fase, cruciale in senso politico non meno che personale, nella quale la percezione della società sovietica nei primi anni rivoluzionari si declina nell’intensissimo legame d’amore con Asja Lacis. Completano il volume i Sonetti, ancora inediti in Italia, nonché numerosi articoli pubblicati su giornali e riviste che segnano la svolta di Benjamin verso un’intensa ed esemplare militanza critica destinata a durare fino all’avvento del nazismo.

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