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Storia delle Linee
«Con un punto si genera il mondo con due punti una vita che è una linea. Molte linee crescono e diventano un muro ordinato di pietre, una città viva o morta... Qui abbiamo preso le linee come materiali, segmenti e tracce di corpi dispersi, itinerari ordinati e disordinati dell'arte del costruire attraverso quell'atto di simulazione che è il tracciare linee: disegnare secondo figure e secondo immagini per costruire... C'è un'anima invisibile che protegge le semplici costruzioni materiali e un modo di fare diventa uno stile, l'arte con cui mininimi sistemi inanimati e umili come pietre e sassi si compongono e diventano abitazioni pressoché eterne di uomini e dèi, e sopravvivono a entrambi come montagne che possono essere interrogate come oracoli».
Il libro
Con questo saggio Brusatin conclude una riflessione sul dato visivo avviata con la Storia dei colori, proseguita con uno studio sulle immagini e ora approdata a un’indagine sulla linea e, in senso piú ampio, sul disegno. L’autore sottolinea come questa pratica implichi ragionamenti, simbolismi e conoscenze tecniche, per cui il tracciare una linea assume il significato di un esercizio evocativo, riflessivo e concettuale. La linea, pura estensione di un profilo o complicazione estrema di un intreccio, è infatti ad un tempo figura e destino dello spazio, segno di uno stile e di un ordine, luogo di confine tra naturalezza, razionalità ed eleganza. Anche il disegno piú strumentale o mimetico, come quello dei progetti architettonici o degli oggetti di design, dove la funzionalità parrebbe avere il sopravvento, è in realtà l’esito di un lavorio piú complesso, che carica il segno di ulteriori valori semantici. Questo volume, con le illustrazioni che lo accompagnano, aiuta dunque il lettore a penetrare nei meccanismi piú intrinseci del disegno e a coglierne i valori e le suggestioni.