Giulio Einaudi editore

Racconti musicali

Copertina del libro Racconti musicali di VV.
Racconti musicali
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Ventidue racconti (e una poesia), da Musica per camaleonti di Truman Capote a Canto del cigno di Agatha Christie, da Teatro di Carlo Emilio Gadda a Musica di Vladimir Nabokov e a La ragazza di Ipanema, brano inedito di Murakami Haruki. Conclude il volume l'indimenticabile L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks.

2009
Supercoralli
pp. XII - 294
€ 19,50
ISBN 9788806194765
A cura di

Il libro

Infiniti sono i momenti in cui la musica – dall’antichità ai giorni nostri – è entrata in contatto con la narrativa e infinitamente diversificate le modalità in cui ciò è avvenuto. Ora come mera citazione, ora come momento catalizzatore di profonde esperienze di vita, ora collocandosi essa stessa, con i suoi protagonisti – musicisti, strumenti, composizioni, luoghi – al centro di memorabili intrecci letterari. In un arco temporale che va dall’Ottocento ai giorni nostri, questa antologia propone ventidue racconti (e una poesia), da Musica per camaleonti di Truman Capote a Canto del cigno di Agatha Christie, da Teatro di Carlo Emilio Gadda a Musica di Vladimir Nabokov e a La ragazza di Ipanema, brano inedito di Murakami Haruki. Conclude il volume l’indimenticabile L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks.

«Molti dei brani che troverete in questo libro […] sono autentici hapax nella produzione dei rispettivi autori, il che nulla toglie alla qualità di scrittura che ne innerva ogni riga. A qualsiasi categoria stilistica appartengano, questi scrittori raccontano dell’effetto indelebile e ineludibile che la musica ha sui personaggi che abitano le loro storie; in certi casi per loro tutto cambia dopo che sono stati esposti al mondo dei suoni, il baricentro stesso dell’esistenza viene spostato e non è più possibile ritornare allo stato precedente a quello dell’ascolto. In altri la musica è una cartina di tornasole, che assorbe fatti e personaggi rivelando appieno le loro reali o segrete intenzioni, in altri ancora essa è il mastice che tiene fortunosamente assieme brandelli di memoria altrimenti destinati a dissolversi».

Dall’Introduzione di Carlo Boccadoro